Da fabbrica a spazio abitativo: come arredare la casa stile factory, recuperando gli elementi originali.
Living tra design e industrial loft.
Recuperare un vecchio edificio, trasformarlo tutto (o in parte) in un ambiente adatto a vivere; non più complesso adibito ad attività produttive, ma ambiente domestico, caldo e accogliente. Sto parlando della casa stile factory.
Quasi sempre ci troviamo davanti a grandi stanzoni, da ristrutturare cercando di contenere al minimo gli interventi. Perdere quel sapore vissuto di fabbrica mid century sarebbe davvero un peccato. Gli elementi originali devono essere protetti e valorizzati.
Ma quali sono? Valutiamoli assieme con l’aiuto di queste immagini, prese dal backstage di un recente lavoro di shooting.
ELEMENTI FACTORY: I SERRAMENTI.
I grandi serramenti in metallo sono il primo elemento che spicca nella stanza factory. Ampie vetrate, protette da vetri ingabbiati nel metallo, alcuni fissi, altri apribili. Non ci sono scuri a riparare dalla luce. Qualche volta delle semplici tende bianche. Difatti, la quantità di luce naturale irradiata all’interno di questo stile di abitazione è davvero molta. Ciò va a beneficio anche delle persone che la vivono. E’ risaputo infatti che l’illuminazione naturale, rispetto a quella artificiale, ha effetti positivi assai maggiori sulla salute del nostro corpo.
Gli interventi conservativi impongono un restyling degli stessi, senza stravolgerne il colore, né l’eventuale usura dei vetri. Sono da sostituire al massimo le formelle rotte o danneggiate e riparare l’eventuali fessure per gli spifferi.
CEMENTO A TERRA.
Un’altra peculiarità dei restauri abitativi factory, è il pavimento. Anche in queste immagini che ho scelto per raccontarvi lo stile, il pavimento è valorizzato con la posa di cemento. Di solito si esegue con un getto di calcestruzzo, poi verniciato con un prodotto epossidico bicomponente.
Il colore può anche variare dal tradizionale grigio, a toni più densi, come in questa immagine, dove la scelta del dark black esalta un certo stile industrial noir.
I vantaggi di questo tipo di pavimentazione, oramai, davvero molto diffusa, sono molti. Le superfici sono compatte e offrono un’elevata resistenza e una diffusa praticità. I giunti sono necessari per prevenire rotture dovute all’assestamento naturale dell’edificio. I pavimenti in cemento essendo porosi, devono essere trattati e resi impermeabili. In questo modo ne viene migliorata anche la praticità nella manutenzione.
SOFFITTI E PARETI CON STORIE DA RACCONTARE.
I soffitti dei vecchi palazzi industriali sono quasi sempre con travatura a vista: in cemento, ma anche in legno o ferro. Nella tradizione di alcune regioni, i solai erano realizzati anche con travi di legno e tavelle in cotto. In questo caso la struttura acquisisce un aspetto rustico.
Anche le presenza di muri con mattoni di cotto a vista è frequente. La scelta di recupero può variare tra il conservativo, mantenere il colore originale, o l’innovativo. In questo caso potreste volere dipingere i mattoni per minimizzarne l’effetto grezzo. Il colore maggiormente utilizzato è il bianco. I mattoni e devono comunque essere lasciati allo stato originale, cioè molto “row”.
COME ARREDARE LA CASA IN STILE FACTORY.
La luminosità di questi ambiente consente la scelta di qualsiasi scala cromatica di colori, dai chiari alle tinte scure, ma pur sempre senza eccessi di tinte forti. A mio parere sono da preferire arredi morbidi e naturali, e che trasmettano una sensazione di vissuto. Essendo in generale l’ambiente factory piuttosto maestoso, la necessità di ricavare un nucleo caldo e accogliente è importante.
Anche l’uso del legno, abbinato a metalli scuri è molto indicato per valorizzare lo stile di queste abitazioni. L’accento vintage, anche nella scelta dell’illuminazione è d’obbligo. Pochi ma selezionati pezzi, donano un carattere esclusivo all’ambiente, che deve ritrovare il sapore di casa più che di fabbrica dismessa.
L’illuminazione generale può essere anche affidata a grandi lampadari industriali, che creano continuità per tutto lo spazio, senza dimenticare di corredare le varie zone, con luce d’accento calda o piantane vintage.
In generale il minimal è da preferire in tutte le scelte, ma senza cadere nel banale o monotono. Calore è la parola d’ordine per rendere accogliente un loft ampio, luminoso, ma al contempo ruvido ed essenziale.
Ampie composizioni di divani, morbidi, cascanti, cucine con grandi penisole a vista, metallo e legno grezzo uniti assieme, armadi al posto delle pareti divisorie, tra la zona notte e giorno, sono tutti elementi che arredano perfettamente lo stile factory.
Infine qualche oggetto ricercato e che richiami l’epoca industriale è l’ideale per rafforzare la memoria di quel periodo industriale degli inizi del novecento.
Modaearredamento | riproduzione riservata
Un ringraziamento speciale a Doimo Salotti per l’utilizzo delle foto dal backstage Sartoria.
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