La casa è donna.
Allora perché la maggioranza dei designer sono uomini?
Sabato pomeriggio. Complice il fatto che la prossima sarà la settimana della festa della donna (ndr: qui alcune considerazioni sull’8 marzo ) mi interrogavo proprio su questo argomento.
Avevo da poco terminato di leggere un articolo del Artribune Magazine che s’interrogava sul design e le donne. La risposta proposta al mio quesito di apertura, in prima analisi, era legata al tipo di professione, alla tecnica. Il progettista come l’architettura, per molto tempo sono stati mestieri associati a un’abilità prettamente maschile.
Quindi la casa è quel luogo in cui è la donna a scegliere l’arredo ma dopo che un uomo ha progettato per lei.
Pensiero limitato? Analizziamo allora le cartelle stampa delle anteprime del prossimo Salone del Mobile (17-22 Aprile 2018). Ne ho ricevuto oramai un discreto numero e vi assicuro che i designer al femminile sono quasi irreperibili.
Venti anni fa, quanto per la prima volta misi il piede nel mondo della progettazione casa, potevo giustificare e quasi comprendere tutto questo testosterone progettuale; ma nel 2018: perché permane questa stagnazione? Perché la progettazione è ancora maschile, e nelle aziende che producono arredi, il più delle volte, la presenza delle donne non va oltre la segreteria del front office?
Se davvero aziende e designer producono per vendere all’universo femminile, che poi è il “buyer personas” che arrederà la casa, come mai la maggioranza degli addetti è di genere maschile?
Genere: ecco trovata la parola magica!
Perché anche se il design non ha sesso, i luoghi comuni sì e sfatarli è una strada ancora lunga.
DONNE AL DESIGN – WE WANT YOU
Questa è una design call tutta al femminile.
Sei una giovane progettista o un architetto donna?
Invia un tuo progetto – redazione@modaearredamento.com – a cui vuoi dare visibilità sul web. Sarò felice di pubblicarlo nel blog nella nuovissima rubrica DONNE AL DESIGN.
Concludo con questo stralcio di chiusura dell’articolo che citavo sopra:
Le progettiste devono continuare a fare ciò che sanno con curiosità e perizia tecnica. Gli scettici devono semplicemente aprire gli occhi.
ArTribune Magazine
Leggi anche questi contributi per la festa della donna:
Le signore del design: Nanda Vigo e Cini Boeri – ARREDATIVO
Marzo 2018 – La passione è femmina di Arscity
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