Non c’è niente di meglio di una bella doccia, si è soliti dire! Un mobile bagno capace di rispondere non solo efficacemente alle esigenze legate all’igiene personale, ma anche di garantire un’esperienza di relax impareggiabile.
Un concetto valido ancora di più per quei mobili doccia che sono vere e proprie soluzioni di design, i quali riescono a coniugare appeal estetico, comfort e funzionalità. Non mancano in Italia le aziende che realizzano box doccia in modelli all’avanguardia e una delle più interessanti è Tamanaco, capace di comprendere e interpretare con gusto, fin dalla sua fondazione (avvenuta nel 2004 a Civita Castellana, provincia di Viterbo), le esigenze di una clientela diversificata, sia nazionale sia internazionale. In questo articolo vi proponiamo dei consigli per scegliere il box doccia più adatto a voi, in modo da effettuare una scelta più consapevole. Mi raccomando: preparate le misure!
Gli elementi base da considerare nella scelta della doccia
Per scegliere la doccia è necessario valutare con attenzione i tre elementi da cui essa si trova composta, ovvero il piatto, la chiusura/box e la rubinetteria, il tutto, naturalmente, dopo aver installato una parete o delle piastrelle adatte. Qualora non lo si fosse fatto, vi consigliamo di non sottovalutare l’opzione della parete per doccia, sempre più di design e, quindi, bella, semplice dal punto di vista della manutenzione e con un prezzo accessibile.
La scelta della doccia va fatta in relazione allo spazio presente nel bagno e alle proprie esigenze. Un discorso che vale in primo luogo per il piatto, essendo questo strettamente legato proprio all’ampiezza del bagno e alla sua struttura. Identificata la posizione della doccia e la definizione della sua forma (che può essere rettangolare, quadrata, rotonda, ecc. ecc.), è necessario calcolarne l’ingombro a terra, in relazione anche all’altezza. Pertanto, il piatto doccia può essere da appoggio, a incasso oppure a filo pavimento. Una scelta che dipende dalle caratteristiche del bagno e dal vostro gusto personale.
Box doccia e rubinetterie
Una volta definito il piatto doccia si può passare al box doccia, il quale riprende la forma del piatto e presenta un’apertura pari ai centimetri liberi ai lati o davanti. Il box doccia è disponibile in molteplici modelli, a seconda che siano presenti una o più ante; l’apertura può essere a battente, scorrevole, a libro, quest’ultima è leggermente più ingombrante.
Infine, non resta che da decidere le rubinetterie e in particolare il soffione, ovvero la componente idrica che permette l’erogazione dell’acqua, disponibile secondo molteplici tipologie quali a pioggia, a cascata, rotanti, a seconda del numero dei getti d’acqua. L’altra opzione è la doccetta con tubo flessibile, più diffusa del soffione, la quale si caratterizza per la presenza di un’asta agganciata alla parete e collegata al miscelatore; il soffione, invece, è applicato direttamente alla parete o al soffitto. Anche in questo caso, la valutazione è legata alle esigenze della persona.
A ognuno il suo stile
Vi abbiamo finora descritto le parti che compongono una doccia, la cui conoscenza si rivela indispensabile per la scelta. Un elemento non meno importante è lo stile, il quale è estremamente personale. L’ideale sarebbe quello di creare una doccia in linea con il mood del resto della casa o almeno del bagno. Uno stile particolarmente apprezzato è quello minimal, capace di abbinarsi efficacemente con la maggiorparte delle altre soluzioni di arredo disposte nella casa.
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