Dalle lampadine trasformate in vasi, alle istruzioni per realizzare lo string garden, tante idee per fare crescere le piante da appartamento con fantasia.
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Se da un lato, con il Jungle Style le nostre case si vestono ispirandosi alla natura esotica, dall’altro percepisco un ritrovato interesse per le piante d’appartamento e la loro coltivazione. Probabilmente le due cose sono in qualche modo legate a filo doppio. Entrambe sono sinonimo di una crescente voglia di naturalezza, anche in casa.
Anche se il mio pollice non si può definire propriamente verde, anch’io in casa coltivo alcune piante, specialmente quelle grasse. Oggi vorrei proporvi alcune idee per coltivare le piante con fantasia, e con altrettanta creatività farle diventare parte integrante – se non elemento di stile – del vostro arredamento.
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Adesso le piante si appendono.
Non solo sottovasi a coprire la campanella di plastica, le idee più creative arrivano dal web, dove ho trovato per voi queste immagini d’ispirazione.
Mi piace molto l’utilizzo delle sfere di Natale in vetro, come supporto per la coltivazione sospesa delle piante grasse. E cosa dire del riutilizzo creativo fatto dei bulbi di lampadine (foto di apertura)? Sono stati svuotati della normale parte elettrica, e riempiti con l’acqua e le piante.
Se invece preferite appendere tutto ordinatamente, questa griglia di metallo verniciato è quello che fa al caso vostro.
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Una volta fissata stabilmente al muro, è possibile appendere vasi e altri oggetti per il giardinaggio, con un effetto decorativo davvero grazioso.
A testa in giu’.
E se provassimo a capovolgere le piante all’ingiù?
Detto – Fatto.
Con questi vasi di nuova invenzione, è possibile appenderle con il ciuffo verde verso il basso, come in questa immagine. Non trovate sia divertente avere una serie di aromatiche appese alle mensole della cucina? Tutto a portata di mano, e con un sicuro effetto scenico!
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Ma la novità in assoluto, quella che rivoluzionerà il vostro modo di vedere le piante d’appartamento, è lo String Garden. Nato da un’evoluzione dell’arte giapponese del bonsai, questa tecnica consiste nel realizzare un vaso di terra e muschio nel quale avvolgere la pianta e appenderla al soffitto. Una volta sospese nell’aria, le piante creano un magico effetto, come un bosco incantato.
Ecco alcune immagini che ritraggono gli String Gardens.
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Con questa tecnica è possibile coltivare diverse tipologie di piante, sia fiorite, come orchidee, azalee, bulbose; che piante verdi o perenni, e perfino piccoli arbusti, anche da frutto. E’ una tecnica abbastanza semplice, in grado di creare degli originali giardini urbani.
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Come fare uno string garden.
Affascinata dall’effetto dei “giardini appesi” non ho resistito e, armata di terra, paletta e filo, ho provato a fare il mio personale String Garden.
Se volete cimentarvi anche voi, ecco come si fa.
MATERIALE NECESSARIO PER CREARE UNO STRING GARDEN.
Prima di tutto procuratevi i pochi, ma necessari materiali, che sono:
– Terriccio per bonsai
– Torba
– Muschio verde imbevuto in acqua
– Spago di cotone
La tecnica dello String Garden (nome originale Kokedama) consiste nel sostituire il contenitore in plastica con una sfera composta da un mix di due tipi di terriccio e muschio.
La prima cosa da fare è liberare la pianta dalla terra del vaso, per lasciare le radici libere. Se siete alle prime armi con il giardinaggio urbano, scegliete per l’esperimento piante semplici e che amino l’ombra. Dopo aver tolto tutta la terra, immergete le radici in acqua.
Preparate la sfera mescolando la terra per bonsai (akedama) con la torba, con una proporzione di 7 a 3. Aggiungendo poco per volta acqua, trasformerete la terra in un mix argilloso e la sfera sarà plasmabile come la creta. La dimensione della sfera da preparare dipende dalla grandezza della vostra pianta. In generale, per piante di piccola o media taglia, non deve essere superiore a un grosso pompelmo.
Togliete la pianta dall’acqua e avvolgete le radici con un po’ di torba, spremendo fuori l’acqua. Tagliate a metà la sfera creata prima, e inserite la parte radicale della pianta. Rimodellate la sfera attorno alle radici, per compattare la sfera, e se serve aggiungete dell’altra terra.
Una volta terminata la preparazione della sfera avvolgete tutta la superficie con il muschio bagnato. Rilegate la sfera per tutta la superficie con lo spago di cotone. Il muschio è molto importante per il Kokedama, perché aiuta a mantenere la giusta umidità alla pianta.
Con gli ultimi giri di filo di cotone lasciate i pezzi più lunghi per appende la pianta.
Il vostro String Garden è pronto per essere appeso in casa.
Come si annaffia lo String Garden
Lo String Garden si annaffia quando il muschio è asciutto. Per farlo immergete la sfera, in modo da ricoprirla tutta, per 10 minuti in acqua (come si fa per le orchidee).
Trascorsi 10 minuti la pianta avrà assorbito la quantità d’acqua necessaria, e dopo averla scolata per qualche minuto, potrà essere riappesa.
Adesso che sapete come realizzare lo String Garden non vi resta che decidere dove posizionare il vostro personalissimo angolo di giardino in casa.
Cristiana Rosada | modaearredamento
Sonia
•7 anni ago
Salve io vorrei sapere dove trovare il terriccio akedama sto impazzendo per trovarlo
Cristiana Rosada
•7 anni ago
Sonia ciao, il terriccio da akedama per fare lo string garden è lo stesso che si usa per i bonsai. Una fioreria magari più specializzata in borsai dovrebbe averne dei sacchetti in vendita. Altrimenti anche online, l’ho visto in vendita in internet anche su grossi siti come Amazon.
Ciao
Crisiana
sara chiappano
•9 anni ago
Grazie per questo tutorial fotografico. Avevo visto questa nuova tecnica in una rivista ma non mi sono sentita all’altezza di farla. Magari in primavera ci provo. Tu l’hai appesa all’esterno mi pare. Ma se va innaffiata tutta i giorni il mio entusiasmo diminuirà certamente. 😉
Complimenti per il post.
Cristiana Rosada
•9 anni ago
Io l’ho appesa fuori e l’annaffio una volta a settimana. E’ ancora viva, per cui funziona. Diciamo che sembra difficile, ma alla fine è come comporre un arrosto…secondo me alla portata di tutti. Ciao Cristiana